MUDECO_Museo del Costume
Situato nel complesso del Castello di Donnafugata, può avere due distinti gradi di interpretazione: uno di restauro esplicito, l'altro di innesto contemporaneo. Il primo mira al recupero del manufatto architettonico e al miglioramento della salubrità degli ambienti con un approccio conservativo; il secondo riguarda l'innesto di microarchitetture in grado di assolvere alle funzioni del nuovo museo. Per quanto riguarda il restauro conservativo, l'intonaco è stato sostituito con malte a base di calce idraulica; tutte le superfici intonacate sono state trattate con un rivestimento superficiale a base di pasta di calce pura spenta con pozzolana, studiato per evitare lo sfarinamento; sono state mantenute le volte in pietra e in gesso. La strategia di innesto delle micro-architetture ha stabilito che ogni elemento aggiunto doveva avere un carattere di estrema riconoscibilità, versatilità funzionale e allo stesso tempo di facile smontaggio. Le "gabbie", dotate di una struttura autonoma costituita da pilastri scatolari in ferro appoggiati a terra, sono dotate di luci e tende in velluto naturale ignifugo, che risolvono il problema dell'oscuramento della luce naturale e attenuano la percezione dello spazio. Il sistema non intacca la struttura muraria, oscura i fori esistenti, ammorbidisce l'ambiente, supporta il sistema di illuminazione, indirizza il flusso dei visitatori. L'intervento assume una forte valenza comunicativa, rivelando messaggi espliciti lungo il percorso: il setto rosso iniziale attira i visitatori segnalando l'ingresso; le "gabbie" sono un riferimento alla gonna elisabettiana e alla reinterpretazione della struttura a crinolina; i colori delle tende che si alternano alla pietra a vista sottolineano la reinterpretazione teatrale degli spazi. Tutti gli accorgimenti introdotti risolvono problemi funzionali e distributivi senza mimetizzare o nascondere l'esistente: le strutture infatti non negano l'architettura antica ma la rendono percepibile in modo inaspettato.
sito: ragusa
intervento: allestimento museale
progettisti:
giuseppe gurrieri, nunzio gabriele sciveres
cliente: comune di ragusa
progettazione: 2015
realizzazione: 2020
foto: fancesco caristia
MUDECO_Museo del Costume
Situato nel complesso del Castello di Donnafugata, può avere due distinti gradi di interpretazione: uno di restauro esplicito, l'altro di innesto contemporaneo. Il primo mira al recupero del manufatto architettonico e al miglioramento della salubrità degli ambienti con un approccio conservativo; il secondo riguarda l'innesto di microarchitetture in grado di assolvere alle funzioni del nuovo museo. Per quanto riguarda il restauro conservativo, l'intonaco è stato sostituito con malte a base di calce idraulica; tutte le superfici intonacate sono state trattate con un rivestimento superficiale a base di pasta di calce pura spenta con pozzolana, studiato per evitare lo sfarinamento; sono state mantenute le volte in pietra e in gesso. La strategia di innesto delle micro-architetture ha stabilito che ogni elemento aggiunto doveva avere un carattere di estrema riconoscibilità, versatilità funzionale e allo stesso tempo di facile smontaggio. Le "gabbie", dotate di una struttura autonoma costituita da pilastri scatolari in ferro appoggiati a terra, sono dotate di luci e tende in velluto naturale ignifugo, che risolvono il problema dell'oscuramento della luce naturale e attenuano la percezione dello spazio. Il sistema non intacca la struttura muraria, oscura i fori esistenti, ammorbidisce l'ambiente, supporta il sistema di illuminazione, indirizza il flusso dei visitatori. L'intervento assume una forte valenza comunicativa, rivelando messaggi espliciti lungo il percorso: il setto rosso iniziale attira i visitatori segnalando l'ingresso; le "gabbie" sono un riferimento alla gonna elisabettiana e alla reinterpretazione della struttura a crinolina; i colori delle tende che si alternano alla pietra a vista sottolineano la reinterpretazione teatrale degli spazi. Tutti gli accorgimenti introdotti risolvono problemi funzionali e distributivi senza mimetizzare o nascondere l'esistente: le strutture infatti non negano l'architettura antica ma la rendono percepibile in modo inaspettato.
sito: ragusa
intervento: allestimento museale
progettisti:
giuseppe gurrieri, nunzio gabriele sciveres
cliente: comune di ragusa
progettazione: 2015
realizzazione: 2020
foto: fancesco caristia