Il progetto prevede il recupero dei bassi della casa patronale di un complesso rurale di fine Ottocento sito nel Val di Noto.
La proprietà, inserita in un’area disegnata da distesi declivi collinari e poderi agricoli, è composta da un caratteristico baglio dal quale si accede alla residenza, alle antiche stalle, alle porcilaie e ai ricoveri per gli attrezzi.
Una scala centrale conduce al piano nobile dividendo il piano terra del fabbricato principale in due ambienti separati che originariamente erano utilizzati come stalle.
Il progetto di ristrutturazione del piano terra e la sua riconversione in civile abitazione si basa sul dualismo tra contemporaneità e tradizione; il fascino antico è stato rinfrescato con soluzioni che ne hanno radicalmente attualizzato gli spazi nelle funzioni e nell’immagine.
Misurandosi con un sistema distributivo dalla pianta rigida e poco malleabile, costituito da muri spessi 80 centimetri e scandito da una teoria di volte a botte e archi di passaggio, è stato ricavato un varco nel sottoscala, rendendo comunicanti le due stalle che sono state riconvertite nell’alloggio del proprietario.
E’ stata creata una circolazione continua intorno al corpo-scale, assunto poi come schema guida di un percorso che conduce nelle zone via via più intime della casa. Una sorta di asse visivo centrale che si snoda ininterrotto tra gli ambienti, dal living alla zona cucina-pranzo per poi proseguire fino alla zona lettura-disimpegno, e da lì alla camera da letto e al bagno che si apre di nuovo sul cortile.
Il disegno dei pavimenti è una texture decorativa realizzata con pastine di cemento che cambia colore stanza dopo stanza, dal bianco, al verde, al nero.
Questo “tappeto pixelato”, interrotto da soglie trasversali in pietra pece, crea un effetto sorpresa nel momento in cui si passa da un ambiente all’altro generando atmosfere sempre diverse.
Per il resto, tutte le coperture a volta e le superfici in pietra calcarea sono state restaurate e lasciate a vista, mentre le pareti più deteriorate sono state risanate e finite con intonaco a base di calce.
L’obiettivo è stato quello di creare un layout semplice ed essenziale, ritmato da compenetrazioni e concatenazioni lineari e curve, un paesaggio a tutto tondo dove le soluzioni d’arredo e il design hanno l’importante compito di rinsaldare la coerenza dell’architettura e la sua matericità rustica interpretandone la filosofia.
Gli armadi realizzati su disegno sono concepiti come degli iper-arredi che, assecondano le geometrie curvilinee degli archi ed amplificandone la forza, contengono tutti gli impianti tecnologici della casa.
Il progetto di arredamento è un miscela di elementi vintage tra cui spiccano pezzi di modernariato scandinavo.