Il MUDECO è il Museo del Costume ubicato nei piani bassi del Castello di Donnafugata, ed espone in modo permanente la collezione di Arezzo di Trifiletti acquistata dal Comune di Ragusa nel 2014.
La collezione è tra le più importanti d’Europa ed è composta da migliaia di abiti, datati tra il 1200 e il 1930, che comprende anche antichi accessori come tabacchiere, bastoni, ventagli e monili, appartenuti a personaggi illustri.
Il progetto proposto può avere due gradi di lettura separati:
- il primo si pone come obiettivo il restauro del manufatto architettonico con un approccio estremamente conservativo;
- il secondo riguarda l’innesto di micro – architetture in grado di assolvere alle esigenze espositive del nuovo museo.
La strategia perseguita ha stabilito che ogni elemento aggiunto dovesse avere un carattere di estrema riconoscibilità, versatilità funzionale e di facile smontaggio. Sono stati proposti una serie di dispositivi architettonici che affrontano l’esistente in modo innovativo e flessibile.
Quello dell’ingresso è uno spazio di transizione tra le corti del castello e l’esposizione: una lunga rampa di colore rosso connette il cortile alle stanze del MUDECO.
Un’attenta analisi sviluppata per ogni singolo ambiente ha generato differenti tipologie di innesto: le stanze con il soffitto piano subiscono così un intervento diverso rispetto agli ambienti voltati dove vengono realizzate nuove strutture definite “gabbie” che non negano l’architettura esistente ma la rendono percepibile in modo del tutto inaspettato.
Alle “gabbie” sono appesi dei tendaggi in velluto che ammorbidiscono la percezione dello spazio espositivo ed eliminano l’eco e il riverbero dei suoni.
Nella torre la difficoltà del superamento delle barriere architettoniche viene risolto con l’introduzione di una nuova superficie galleggiante in lamiera microforata che lascia intravedere la pavimentazione originaria.
Le “gabbie” sono svincolate dalla muratura esistente e sono dotate di una struttura metallica autonoma, costituita da pilastri in ferro che sorreggono il sistema delle luci e dei tendaggi.
Appositi binari elettrificati permettono l’inserimento di mini spot direzionali a fascio di luce diretta che possono essere di volta in volta spostati in relazione alle diverse esigenze dell’allestimento.
Il sistema delle gabbie e dei tendaggi oltre ad avere un forte significato iconico, fatto di rimandi ad accessori del passato come guardinfanti o crinoline, risolve una serie di criticità legate al sito: non intacca la struttura muraria, oscura le bucature esistenti, ovatta l’ambiente, sorregge il sistema delle luci, direziona il flusso dei visitatori, enfatizza la collezione esposta.
Il tessuto utilizzato per il confezionamento dei tendaggi è del marchio COEX: un prodotto 100% naturale, creato con fibre o materiali di origine vegetale come lino, cotone e viscosa, resi antifiamma attraverso un’innovativa tecnologia, che non prevede l’utilizzo di additivi chimici ritardanti di fiamma o resine ignifuganti.
I tendaggi sono stati realizzati in varie colorazioni al fine di esaltare per contrasto la ricchezza degli abiti esposti su apposite pedane.
Le teche e i pannelli espositivi sono stati appositamente progettati in funzione dei numerosi accessori della collezione.